La scoliosi è una patologia che colpisce la colonna vertebrale. Negli ultimi anni, sono aumentati i casi di scoliosi su persone giovanissime, che già dagli 11 anni accusano mal di schiena, disturbi alla colonna vertebrale e altri dolori legati alla schiena. In questo articolo, analizziamo nel dettaglio di cosa si tratta, perché e come si manifesta e quali sono le migliori cure per guarirla.
Scoliosi: cos’è?
La scoliosi è una patologia muscolo scheletrica che coinvolge la colonna vertebrale, che presenta un’anomala curvatura laterale.
E’ un disturbo che non guarisce in modo spontaneo, ma necessita di trattamenti e terapie specifiche.
La scoliosi può interessare persone di ogni età, anche se le statistiche degli ultimi anni parlano chiaro: i soggetti colpiti, sono sempre più giovani.
Su un campione di 1.000 soggetti di un’età compresa tra gli 11 e i 15, cinque vengono colpiti dalla scoliosi.
Nella maggior parte dei casi, la causa principale – escluso il fattore ereditario – è la cattiva postura che si assume mentre si guarda lo smartphone o mentre si sta al PC. A questo si aggiunge la sedentarietà e la quasi totale assenza di attività fisica.
I sintomi
I sintomi più comuni che compaiono con la presenza di una scoliosi in corso, sono:
- Una visibile curvatura della colonna vertebrale
- Asimmetria delle spalle
- Busto che pende da un lato
- Costole che sporgono da un lato
- Spalla o anca sporgente rispetto al profilo del corpo
- Mal di schiena frequente
- Vestiti che non si adattano bene al corpo
Alcuni pazienti accusano dei sintomi secondari meno frequenti, come:
- Disturbi cardiaci e difficoltà respiratorie
- Stitichezza causata dall’irrigidimento degli organi dell’apparato digerente
- Difficoltà motorie
- Dismenorrea (mestruazioni piuttosto dolorose)
Le cause
Nell’85% dei casi, la causa della scoliosi è totalmente sconosciuta, e in questi casi viene definita scoliosi idiopatica.
La scoliosi idiopatica viene diagnostica dopo aver escluso delle possibili lesioni o infezioni alla colonna vertebrale.
Questo tipo di patologia non si può prevenire, e non è legata alla sedentarietà, la cattiva postura, una dieta sbagliata o l’assenza/eccessiva attività fisica.
Le cause della scoliosi vengono suddivise in “strutturali” e “non strutturali”.
Scoliosi strutturale
La scoliosi strutturale è una curvatura sulla quale i medici intervengono in maniera diversa, in base al tipo di paziente.
A volte è correlata ad un’altra malattia o sindrome, come la sindrome di Marfan (malattia ereditaria del tessuto connettivo).
In altri casi, invece, è una patologia indipendente, e può essere causata da:
- Malattie neuromuscolari come poliomelite, paralisi cerebrale o distrofia muscolare
- Malformazioni neonatali come l’emivertebra (lato della vertebra che non si sviluppa normalmente durante la gestazione)
- Lesioni
- Infezioni
- Tumori come quelli causati dalla neurofibromatosi
- Patologie del tessuto connettivo
- Disturbi metabolici
- Problemi reumatici
Scoliosi non strutturale
Nella scoliosi non strutturale, o funzionale, la spina dorsale presenta una struttura normale, e manifesta una curvatura temporanea che si sistema nel tempo.
La scoliosi non strutturale è causata da una patologia già presente, come le gambe di lunghezza differente, spasmi muscolari o malattie infiammatorie come l’appendicite.
La cura, in questo caso, è la correzione del problema che la causa.
La cura
In molti soggetti di giovane età, le curvature sono così lievi da non richiedere un intervento correttivo.
Al contrario, è necessaria una terapia ortopedica che, generalmente, viene suggerita dal medico di base a seconda di diversi fattori, quali:
- Età
- Crescita
- Gravità
- Tipologia di curvatura
- Tipologia di scoliosi
Le cure alternative sono solitamente tre, e vengono classificate come:
- Vigile attesa: uno specialista segue il paziente senza consigliare nessuna terapia in particolare, monitorando la crescita del paziente ogni 4-6 mesi se è ancora nella fase della crescita e la curvatura è minore di 25°.
- Tutore ortopedico: il medico consiglia al paziente di ricorrere ad un supporto ortopedico, come il busto o il corsetto, per impedire che la curvatura peggiori. Il tutore viene consigliato nel caso in cui il paziente è ancora nella fase della crescita ed ha una curvatura maggiore di 25° che sta peggiorando. Quando il paziente è alla fase finale della crescita, l’indicazione di indossare un tutore ortopedico dipenderà dall’eventuale peggioramento e estensione della curvatura.
- Intervento chirurgico: il medico consiglia la chirurgia in caso di grave curvatura, per interrompere il peggioramento di essa. La curvatura deve essere maggiore di 45°.
Nei soggetti adulti, può essere necessario ricorrere ad una terapia farmacologica per alleviare i dolori e, più raramente, ad un intervento di chirurgia.
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